Il mais prodotto nelle campagne cuneesi è Ogm free o motiva qualche dubbio? Al quesito ha dato risposta l’incontro del 7 febbraio 2006 promosso dalla Camera di commercio di Cuneo imperniato sulla pubblicizzazione dei dati rilevati da uno screening curato dal Laboratorio chimico della Cciaa di Torino [1].
Su 100 campioni, prelevati presso le sedi cuneesi del Consorzio agrario e analizzati, solo tre hanno presentato tracce di Ogm, riferite ad una varietà ormai ampiamente diffusa sul mercato. Questo equivale, per la nostra provincia, a una percentuale di piante geneticamente modificate pari a cinque su un milione. L’esito dell’indagine è strepitoso, tanto confortante da essere qualificato come ottimale. Le conclusioni del monitoraggio sono una riprova della serietà operativa degli imprenditori agricoli cuneesi, attenti a non lasciarsi attrarre da chimere che, dietro prospettive invitanti, possono nascondere punti di debolezza. Dai dati una straordinaria boccata di ottimismo, in grado di quietare i timori di molti consumatori e di rendere meno teorici i contrasti tra i sostenitori della necessità di non intervenire geneticamente e coloro che, invece, guardano al processo come ad un segno di modernità in linea con i tempi.
Atti del convegno
- OGM: aspetti tecnici, diffusione rischi potenziali [2]– Piergiovanni Piatti (file in formato pdf, 89 pagine, 4.881 kB)
- OGM: evoluzione del quadro normativo [3] – Michele Mea (file in formato pdf, 21 pagine, 204 kB)
- Legge 5 del 2005 sulla Biodiversità [4] (file in formato pdf, 28 kB)
- Monitoraggio del mais in provincia di Cuneo [5] (file in formato pdf, 52 kB)